Gentili signore,
l'italiano è la mia lingua madre.
Riassumo la mia "esperienza":
1) Ho conosciuto il "mio lui" a Sharm. Faceva il taxista. Lavorava con delle altre persone. [Nota: le persone a Sharm mi salutavano e chiedevano da dove venivo, ed io rispondevo loro. Sembravano davvero amichevoli. MA: dietro alle mie spalle dicevano che ero una puttana, poiché io -femmina- parlavo con loro -maschi-].
2) Una sera, i colleghi del "mio lui", mi hanno detto che suo padre stava morendo, e mi hanno chiesto di pensare come avrei potuto aiutarlo [soldi!]. Lui è partito per il Cairo d'urgenza [soldi!], in taxi, con un suo collega.
3) Ero molto preoccupata per il "mio lui" e sono andata al Cairo anch'io, in taxi con dei suoi colleghi [soldi!]. Là, il "mio lui" aveva affittato un appartamento [soldi!], ma non c'erano i mobili. Così ne ha affittato un altro [soldi!], ma non c'era acqua. Dunque sono andata in hotel [soldi!], e poi l'ho cambiato (poichè il primo era davvero troppo caro) [soldi!]. Infine il "mio lui" ha affittato un altro appartamento [soldi!]. Ha avuto bisogno d'aiuto per comprarsi il natel/cellulare, per lavorare, per suo padre, ..., ed io l'ho aiutato [soldi!]. Avevo firmato un "ghorfi" -era scritto in arabo, e non sapevo che fosse un contratto di matrimonio. Il "mio lui" mi aveva detto che si trattava di un rapporto di polizia [soldi!]. Il giorno dopo mi ha detto che era un contratto di matrimonio-. Ho pensato che, tradotto all'occidentale, si trattasse di un fidanzamento.
4) Volevo vivere con lui, ed ho lasciato l'Università del mio Paese. Volevo lavorare in Egitto. Ho seguito un corso d'arabo [soldi!] e poi ho trovato lavoro a Sharm. Ma, per vivere là -appartamento [soldi!] e cibo- lo stipendio non bastava.
5) Sono tornata nel mio Paese. Al telefono il "mio lui" mi diceva di aver bisogno di soldi. Sono ripartita per il Cairo, dove volevo lavorare. Ho vissuto in diversi appartamenti [soldi!] e hotels [soldi!]. Non sono riuscita a trovare lavoro: non parlavo l'arabo (e non ero egiziana). Il "mio lui" continuava ad avere nuovi problemi [soldi!].
6) Sono tornata nel mio Paese un'altra volta. Al telefono il "mio lui" mi diceva di avere dei problemi. Sono tornata al Cairo, ed ho vissuto in un appartamento con lui [soldi!]. Ma ... accidentalmente, ho visto che lui portava con sè la foto di una donna e di un bambino. Lui mi ha detto che si trattava di sua sorella e di suo nipote. L'ho aiutato ancora [soldi!], ma ho cominciato a pensare che lui non fosse onesto con me.
7) Sono rientrata nel mio Paese. Lì, ho scoperto di essere incinta. Sono rimasta lì, al fine di poter lavorare. Sono riuscita a risparmiare qualcosa, ed ho inviato questo denaro al "mio lui", perchè mi raggiungesse. Lui ha usato questi soldi per risolvere i suoi "problemi egiziani" [soldi!].
Il bimbo è nato: il "mio lui" dice che dobbiamo sposarci. Vorrei andare in Egitto. Ma ... lui continua ad avere bisogno di soldi [soldi!].
9) Resto nel mio Paese: sono triste, e mi sento frustrata, disperata e spaventata.
10) Lo Stato aiuterà me e mio figlio -per 3 anni-, e noi due diventiamo un "caso sociale". ORA SONO IO CHE HO -VERAMENTE- BISOGNO DI SOLDI! Questa è una grande umiliazione.
IN SEGUITO MI SONO INTERESSATA ALLA CULTURA DEL "PADRE BIOLOGICO DI MIO FIGLIO": niente da meravigliarsi, se lui non aveva alcun rispetto per me (...).
Lui è stato disonesto, ed io sono stata ingenua. MI DICEVA CONTINUAMENTE: "PRESTO I MIEI PROBLEMI SARANNO RISOLTI. TROVERÒ UN POSTO DI LAVORO, E VIVREMO INSIEME "FOREVER"". CI HO CREDUTO!!!